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Zanon, direttore ente Aruba: "Cinque anni fa ci scambiavano per internet provider"

Da piccola entità all’interno dei Caraibi a destinazione sempre più programmata grazie al lavoro intenso svolto con il trade da parte dell’ente.

È stata una vera scalata quella dell’isola di Aruba sul mercato italiano, dal quale nel giro di 5 anni sono praticamente raddoppiati gli arrivi. Un’attenzione che ieri si è concretizzata nell’Aruba & Klm Summer Party che si è tenuto presso la Società Canottieri Esperia di Torino e che ha visto la partecipazione di oltre 180 agenzie di viaggi e i rappresentanti di 18 tour operator, per un totale di quasi trecento persone.

“All’inizio ci chiamavano scambiandoci per un internet provider – sorride il direttore dell’Ente per l’Italia Alessandro Zanon -, ma ci abbiamo creduto, e tour operator e agenzie con noi, e siamo arrivati fino a questo punto”.

La svolta
Il grande boom è arrivato due anni fa, con un incremento di arrivi di oltre 40 punti percentuali, seguito poi da una crescita più contenuta. “Ora l’obiettivo primario è il consolidamento – prosegue Zanon – anche se a pari data il 2016 ci vede con un +8 per cento”.

Ampliata anche la fascia di clientela a cui si rivolgono tutti i 30 tour operator che programmano l’isola, non solo più viaggi di nozze ma anche target famiglie, grazie anche alle ampie possibilità offerte dai combinati con Stati Uniti o Sud America.

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