Ultimo aggiornamento alle 10:03
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Effetto Bruxelles:
come cambiano
i viaggi degli italiani

I fatti di Bruxelles hanno avuto un impatto immediato sui turisti italiani, tanto da spingerli a preferire una vacanza all’interno dei confini nazionali a un viaggio in una meta internazionale.

Questo il quadro che emerge dalla rilevazione elaborata da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli sull’indice di propensione al viaggio degli italiani registrato nel mese di marzo.

Indice che resta stabile su un valore di 59 punti, analogo a quello rilevato alla fine del 2015, ma per la prima volta in termini di variazioni annuali non riporta una crescita. Inoltre un intervistato su due afferma che, proprio in conseguenza degli attacchi del 22 marzo, cambierà le proprie abitudini.

Le destinazioni
I flussi, quindi, non rallentano, ma oltre quattro italiani su dieci si dicono timorosi di recarsi fuori dal territorio nazionale. In diminuzione, poi, la durata media delle vacanze che, rispetto al marzo precedente, si riduce dell’11 per cento scendendo a 3,4 notti.

L’insicurezza sulla situazione internazionale spinge otto persone su dieci a optare per le regioni italiane, scegliendo in primo luogo la Toscana, seguita da Lazio e Lombardia. A livello europeo, invece, il gradino più alto del podio è occupato dalla Spagna, tallonata da Francia e Regno Unito. Sul lungo raggio, infine, la scelta cade sugli Stati Uniti.

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