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Obiettivo dell'Iran: 20 milioni di arrivi entro il 2025

L’Iran si candida a diventare la meta mediorientale preferita dai nostri connazionali. A dimostrarlo sono i dati dell’ambasciata d’Italia a Teheran che, in un rapporto stilato negli scorsi mesi, quantifica in 3mila i visti richiesti nel 2011, cifra che è salita a 14mila tre anni dopo e a 17mila quest'anno.

L'allentamento delle sanzioni in seguito alla maggiore trasparenza del governo iraniano sulla questione del nucleare potrebbe, inoltre, dare nuova e fondamentale linfa al turismo. A livello internazionale il primo exploit è stato registrato nel 2013, periodo in cui fu eletto Rohani; secondo le rilevazioni della Banca mondiale, in quell’anno nel Paese sono entrati 4,7 milioni di turisti contro i 2 milioni del 2008.

Entro il 2025 l’intenzione del Governo iraniano è di arrivare a a ospitare 20 milioni di visitatori, e per garantire loro standard adeguati di accoglienza è stata pianificata la costruzione, entro quella data, di 125 hotel di lusso.

Masoud Soltanifar, a capo dell’Organizzazione per il patrimonio culturale, artigianato e turismo, ha confermato che molte delle strutture sono vicine al completamento. Accor ha già realizzato due hotel a quattro stelle all’Imam Khomeini International Airport di Teheran e Rotana ha previsto di aprirne quattro nei prossimi due anni, due nella città di Mashhad (da completare entro il 2017) e due a Teheran, che apriranno nel 2018.

Per entrare nel Paese agli italiani occorre ovviamente il passaporto, con validità residua di almeno sei mesi al momento dell'ingresso in Iran, ma a chi è stato in Israele non viene concesso il visto. Chi si trova in Iran con visto turistico non può svolgere attività giornalistica, per la quale è necessaria un’apposita autorizzazione prima della partenza.

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