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Quale futuro per il turismo egiziano, l'analisi di Euromonitor

“I recenti avvenimenti potrebbero rallentare le ambizioni del governo egiziano di raggiungere i 20 milioni di turisti stranieri entro il 2020”. Così Nadejda Popova, senior travel analyst di Euromonitor International, commenta gli ultimi sviluppi dell’industria turistica del Paese.

"I viaggiatori - analizza Popova - rimarranno molto restii a viaggiare in questa parte del Medioriente e continueranno a scegliere destinazioni come Dubai, Oman e forse anche il Marocco".

Un brutto colpo per l’industria dei viaggi del Paese che, nel 2014, ha ospitato l’8 per cento di arrivi in più rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 10,2 milioni di arrivi rispetto ai 9,5 del 2013.

"A Sharm el Sheikh - spiega l’analista - i turisti hanno continuato ad andare perché l’hanno sempre dissociata dalle aree dei disordini. Ora, però, la decisione del Regno Unito di sospendere i voli sta per avere un grave impatto sull’economia locale e, naturalmente, sul turismo per una destinazione che rappresentava una sicurezza per l’inbound nel Paese".

Con un milione di arrivi nel 2014 la Gran Bretagna rappresenta il secondo mercato emissore per l’Egitto dopo i 2,8 milioni di turisti russi. Il nostro Paese si posiziona, invece, al quarto posto alle spalle della Germania, con 525mila arrivi nel 2014 rispetto ai 504mila dell’anno precedente.

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