L'Europa spinge ancora sull'acceleratore, confermandosi alla guida degli arrivi internazionali. Si attesta al 4,9 per cento, infatti, l'aumento che il Barometro dell’Unwto le attribuisce nel primo semestre di quest'anno.
A favorire il successo del Vecchio Continente, oltre al calo di valore dell'euro, anche la ripresa dell’Europa Centrale e Orientale che, dopo un 2014 difficile, segna un più 6 per cento. Positivi, inoltre, i risultati dall'area occidentale, settentrionale e dall'Europa mediterranea e del Sud (più 5 per cento in tutti e tre i casi).
Sul fronte del turismo outgoing, invece, i dati relativi alle spese sostenute all'estero mostrano risultati contrastanti: rimane debole la domanda da parte dell'Italia, così coma anche quella da Germania, Regno Unito e Canada. Al contrario, resta forte quella proveniente da Usa, Francia, Svezia e Spagna. Tra i mercati emergenti, poi, i flussi da India e Cina mostrano una progressione a doppia cifra, mentre il rallentamento della crescita economica e il deprezzamento del rublo e del real incidono su Federazione Russa e Brasile.