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La scoperta dell'Estonia: 800 nuove isole nel Mar Baltico

Se si pensava che l’epoca delle grandi scoperte geografiche fosse ormai finita, forse è il caso di ripensarci. Ne è la dimostrazione il caso dell’Estonia, che ha scoperto di avere ben 800 nuove isole nel proprio territorio, disseminate nel Mar Baltico, che aggiungono così alla sua superficie un totale di 38,6 miglia quadrate.

A seguito delle recenti scoperte dei cartografi, la repubblica baltica può dunque contare su 2.222 isole, o 2.355 se si considerano gli isolotti che sorgono nei laghi, anzichè 1.521, ovvero il numero ufficiale che è stato insegnato nelle scuole estoni e divulgato in tutto il mondo per oltre due decenni.

La revisione dei dati relativi all’estensione del territorio estone è frutto della nuova indagine realizzata dall’ente governativo Estonian Land Board, che opera sotto la giurisdizione del Ministero dell'Ambiente e partecipa attivamente allo sviluppo e all'attuazione della politica territoriale estone.

La maggior parte del territorio estone è parte del continente europeo continentale, mentre le isole disseminate nel Mar Baltico sono minuscole; infatti, solo 318 superano l’estensione di un ettaro.

Le isole dell’Estonia sono ricche di fascino grazie alle tradizioni e alla cultura locali che tuttoggi custodiscono con particolare cura e attenzione. Le isole più popolari ed estese - Saaremaa, Hiiumaa, Kihnu, Ruhnu e Vormsi - sono mete molto popolari tra i viaggiatori in cerca di riservatezza e relax così come tra gli amanti della natura.

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