Non si raggiungeranno ancora i livelli del 2010, ma l’Egitto sembra ormai avviato sulla strada giusta per un recupero definitivo del suo ruolo nell’inbound internazionale.
A dar voce alle speranze del Paese è Hossam al-Shaer, della Federazione delle Camere del Turismo egiziane; la sua previsione per quest’anno indica in 11 milioni i turisti internazionali nel Paese, che porteranno nelle casse statali 9,2 miliardi di dollari.
“Se la crescita mensile continuerà sui livelli registrati ultimamente - aggiunge Shaer - si potrà parlare senza dubbio di piena ripresa del settore”. Qualora le cifre dell’inbound venissero confermate, si registrerebbe un incremento del 30 per cento rispetto ai 9,9 milioni di turisti del 2014, anno che comunque portò una progressione di arrivi del 4,4 per cento sul 2013.
Secondo i dati della Central Agency for Public Mobilization and Statistics, infatti, il 2013 si era chiuso con soli 9,4 milioni di arrivi.
Quiest'anno il Paese è, dunque, ancora distante dal picco del 2010, anno in cui l’industria delle vacanza gli portò un’iniezione di 13,8 miliardi di dollari, ma comunque molto vicino all’anno migliore dell’Egitto dopo la rivoluzione: quel 2012 che condusse nel Paese 11,5 milioni di turisti e 10 miliardi di dollari di incassi.
