"È stato l'anno migliore di sempre". Richard Sealy, chairman della Caribbean Tourism Organization e ministro del Turismo di Barbados, commenta con soddisfazione il bilancio della regione.
"Abbiamo ricevuto molti più visitatori che mai - conferma - e il 2014 rappresenta il quinto anno consecutivo di crescita per l'area e il periodo in cui i turisti hanno speso più soldi di quanto abbiano mai fatto prima".
Particolarmente soddisfacente il trend dell'estate, in cui il tasso di crescita degli arrivi è stato quasi il doppio rispetto all'analogo periodo del 2013.
In totale i visitatori nei Caraibi sono stati 26,3 milioni, per una spesa complessiva di 29,2 miliardi di dollari, ma il dato più significativo è rappresentato dalla stabilità della domanda, che "sta proseguendo anche in questi mesi. Un segno inequivocabile che la fiducia dei consumatori è in crescita".
La regione è stata scelta da 1,3 milioni di visitatori in più rispetto al 2013, una cifra che rappresenta un incremento del 5,3 per cento, ben al di sopra del 2-3 per cento previsto.
Numerosi i fattori che hanno contribuito a questo trend: il miglioramento delle condizioni politiche ed economiche dei mercati emissori, l'aumento della capacità aerea, lo sviluppo dei servizi aeroportuali e le nuove iniziative di marketing internazionale.
Tutte motivazioni che fanno sì che l'inbound nella regione sia destinato ad aumentare ancora: "Le prospettive sono incoraggianti - sottolinea Riley - e ci aspettiamo, per quest'anno, un'ulteriore progressione di 4 o 5 punti percentuali rispetto al 2014". Fondamentale l'apporto dei mercati europei, che lo scorso anno per la prima volta dal 2008 hanno raggiunto la quota di cinque milioni di visitatori. In ripresa anche il bacino canadese, mentre gli Stati Uniti hanno mantenuto una crescita costante, finendo l'anno a più 5,5 per cento e contribuendo a poco meno del totale dei turisti internazionali nell'area.
