Continua la corsa dell'inbound in Germania, che non conosce soste da cinque anni a questa parte, ma i player avvertono che le nuove tasse potrebbero invertire la tendenza.
Nel mese di settembre i pernottamenti nelle strutture ricettive sono stati quasi 43 milioni, cifra che rappresenta una progressione del 4 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Dai turisti internazionali è derivato il 17 per cento dei guadagni complessivi per l'industria turistica tedesca - pari a 7,2 milioni -, mentre i viaggiatori nazionali hanno fatto al parte del leone con 35,2 milioni di euro. Da gennaio a settembre il totale dei pernottamenti è salito a 331,1 milioni, il 3 per cento in più rispetto allo scorso anno.
Nonostante il trend positivo, l'atmosfera era molto tesa durante l'incontro tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e gli oltre mille membri dell'Associazione degli hotel e ristoranti tedeschi (Dehoga).
Il presidente dell'associazione, Ernst Fischer, ha polemizzato sull'ipotesi di introdurre una tassa di soggiorno. "La bed tax - dice - è solo un modo per obbligare gli alberghi tedeschie e i viaggiatori privati ad aiutare i governi regionali a corto di liquidi".
