Diversificare l'offerta turistica. È questo l'obiettivo su cui la città di Gerusalemme si sta concentrando per incrementare i flussi dall'Italia.
"Attualmente la domanda principale riguarda il filone religioso - dice Eli Nahmias, director of incoming tourism & internationals relations Jda -, ma Gerusalemme è in grado di offrire molti altri prodotti come l'arte, la storia, la cultura e la gastronomia".
Altra iniziativa su cui il ministero del turismo israeliano sta lavorando sono i city break: "Abbiamo creato dei pacchetti speciali chiamati 'Gerusamme mozzafiato' - spiega il direttore -, che stiamo promuovendo attraverso iniziative di coomarketing con gli operatori del settore".
Intanto, sul fronte dati, "nel 2013 sono state registrate 175mila presenze italiane, mentre da gennaio a giugno 2014 c'è stato un aumento del 28 per cento - sottolinea ancora Nahmias-. L'Italia per noi rappresenta il sesto mercato, preceduta da Stati Uniti, Russia, Francia,Germania e Inghilterra".