Lo sciopero fiscale o la serrata, ma comunque azioni eclatanti per far sentire la propria voce.
Federalberghi Roma promette battaglia e, dopo il voto della mozione contro il rialzo dell'imposta di soggiorno, prosegue la protesta diretta ai vertici dell'amministrazione capitolina.
"Stiamo studiando - spiega il direttore generale di Federalberghi Roma e Lazio, Tommaso Tanzilli - la sostenibilità giuridica della nostra protesta. Potrebbe essere lo sciopero fiscale o la serrata, stiamo ragionando all'interno dell'associazione la praticabilità delle nostre azioni".
Azioni in ogni caso eclatanti, per chiedere alle forze politiche di tornare sui propri passi o di ritardare l'applicazione dell'aumento.
"Il 70 per cento della contrattazione turistica degli alberghi - spiega Tanzilli - dipende dai tour operator. È impensabile ridiscutere ora contratti già firmati oltre un anno fa. Questa è una tassa - aggiunge - che pesa sull'impresa, creata con puro approccio ragioneristico solo per chiudere il bilancio comunale. Se non otterremo risultati passeremo a delle azioni muscolari".
