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Venezia: isole low cost e lusso, la Laguna diversifica. Le foto

La Laguna diversifica l'offerta isole.

Con l'assegnazione all'asta di Poveglia, andata all'imprenditore Luigi Brugnaro, il futuro di questo lembo di terra nel mare veneziano sembra lontano da uno sviluppo alberghiero massiccio. "In città ci sono già troppi hotel - afferma il presidente di Umana Holding su corriere.it -. Ho voluto evitare che si presentasse l'americano di turno per poi farci chissà che cosa…".

Dal turismo low cost della neoacquisita, che per risistemarsi avrebbe bisogno di 20 milioni di euro, al lusso della San Clemente e di Sacca Sessola, ora sotto l'insegna Marriott: due delle isole più 'chiacchierate' e tormentate per una serie di passaggi di proprietà se non, addirittura, di crisi fallimentari.

Ancora in fase di progetto è invece Carbonera, di proprietà della Biofer - spiega il quotidiano online che pubblica una galleria di immagini sulle isole della Laguna veneziana -, che sarebbe al lavoro su un piano di recupero ecosostenibile.
Sulla buona strada anche l’isola di Santo Spirito, di 2,4 ettari di superficie, ceduta per 350mila euro dal Demanio nel 2004.

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