Ultimo aggiornamento alle 11:06
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Tassa di soggiorno a Roma, allarme di Confindustria Alberghi

La tassa di soggiorno a Roma continua a scaldare gli animi nel comparto degli hotel.

Dopo la manifestazione di protesta svoltasi ieri nella Capitale, proclamata da Federalberghi Roma per chiedere un freno all'incremento dell'imposta, anche Confindustria Alberghi ha alzato la voce.
"Al di là dell'ovvia contrarietà a una tassa che è tra le più alte d'Europa, non possiamo accettare un aumento deliberato per ripianare i buchi di bilancio - afferma Giorgio Palmucci (nella foto), presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi -. Il gettito dell'imposta di soggiorno deve essere destinato allo sviluppo turistico della città restituendole la competitività".

Altro punto dolente messo in evidenza è l'abusivismo che, secondo Palmucci, provocherebbe storture nel mercato e per il quale urgerebbero misure per contrastare il fenomeno e tutele per la trasparenza.
"Se qualcuno non opera in correttezza - ribadisce il numero uno dell'associazione alberghiera Confindustriale -, le prime vittime sono proprio le altre strutture che subiscono la concorrenza sleale di chi non rispetta le regole".

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