"L’ipotesi di un rincaro dell’imposta di soggiorno per gli alberghi romani rischia di scoraggiare il flusso di quel 70 per cento di turisti internazionali che continua a scegliere Roma come meta preferita per le proprie vacanze e di indebolire il settore alberghiero e la destinazione Italia in questa delicata fase di rilancio”.
Con queste parole Renzo Iorio, presidente di Federturismo Confidustria, commenta la proposta di aumentare la tassa di soggiorno nella capitale, finalizzata a risanare il bilancio della città.
L’innalzamento dell’imposta (che nei 4 stelle passerebbe dagli attuali 3 euro ad 8 e nei 5 stelle raggiungerebbe i 10 euro), secondo Iorio, penalizzerebbe in particolar modo i turisti provenienti dai Paesi dell’Ue, che sono quelli che pernottano almeno tre notti.
“Se questi soldi servono realmente - conclude Iorio - bisogna avere il coraggio di estendere la tassa a tutte le imprese del turismo e ricorrere ad una normativa che preveda che il gettito sia destinato a salvaguardare i territori e non a coprire buchi di bilancio”.