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Il Ciset a Renzi: "Se chiude Pompei persi 500 milioni l'anno"

di Cristina Peroglio

Alla vigilia della nascita del nuovo Governo, quando sembra che gli unici nodi critici per il Paese siano legati al Ministero dell'Economia, ci pensa il Ciset a ricordare al presidente incaricato Matteo Renzi il valore di turismo e cultura.

E lo fa indirizzandogli, via Twitter, uno studio che mostra uno scenario inquietante: la scomparsa di Pompei, o la sua eventuale chiusura. Un'eventualità che produrrebbe un danno per le entrate italiane di 500 milioni di euro.

Lo studio, realizzato da Mara Manente, mostra nel dettaglio le conseguenze economiche della chiusura: perdita secca di 20 milioni di euro prodotti dai biglietti e dai servizi aggiuntivi, a cui si aggiungono le ricadute sulle presenze turistiche, a Pompei, che secondo il Ciset perderebbe l'87 per cento dei turisti, a Napoli, che registrerebbe un calo del 30 per cento e sull'intera Campania, che dalle valutazioni del centro studi avrebbe un impatto del -15 per cento sulle presenze dalla mancanza del sito archeologico.

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