La crisi influenza anche le vacanze di questo ultimo scorcio dell'anno, ma a salvarci saranno ancora una volta gli ospiti stranieri.
A sostenerlo è la 44esima edizione dell'indagine congiunturale del Ciset, il centro studi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, secondo la quale quest'inverno in Italia i turisti italiani dovrebbero far segnare un calo del 4,8 per cento sia per gli arrivi, sia per le presenze.
La flessione risulta, invece, inferiore per quanto riguarda le partenze verso l'estero, segno che i nostri connazionali ritengono altre mete più competitive del loro Paese sul fronte dei prezzi.
Così le destinazioni preferite risultano essere l'Est europeo, con Praga e Budapest in prima linea.
Cifre in tenuta, invece, per la componente estera, che dovrebbe scendere solo di 0,6 punti. In leggera crescita sono tedeschi, americani e giapponesi, mentre i francesi fanno segnare cifre negative. Tra i mercati emergenti, oltre a Brasile, Russia, India e Cina si fa spazio l'Argentina, complice l'elezione di papa Francesco.
Arte e cultura sono ancora i temi dominanti delle vacanze italiane dei turisti internazionali, che mostrano però interesse crescente anche per agriturismi e pacchetti benessere.
In aumento anche la richiesta per le crociere.
