Ultimo aggiornamento alle 15:28
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Expo 2015, le occasioni per l'incoming italiano

di Oriana Davini

Può Expo 2015 essere il volano per rilanciare il turismo in Italia? Prova a dare una risposta il forum sul turismo organizzato nel corso della seconda giornata di lavori del BizTravel Forum, in corso a Milano.

"Il 2013 è stato un anno complicato, ma ora iniziamo a vedere segnali di rallentamento della decrescita - esordisce il padrone di casa Luca Patané, presidente del Gruppo Uvet -: tutto lascia intravvedere che nel 2014 ci sarà una ripresa". A un anno dall'appuntamento con Expo, si cerca di tirare al pettine i nodi del comparto turistico, per capire che il Paese sarà in grado di cogliere al volo un'occasione dalle somme considerevoli. "Per Expo sono stati investiti 3 miliardi di euro - sottolinea Piero Galli, direttore gestione evento Expo 2015 -: di questa somma, solo la metà proviene dall'Italia, il resto è capitale straniero utilizzato sul nostro territorio".

I punti da risolvere per arrivare preparati, aggiunge Nicola Pianon, managing partner di Boston Consulting Group, "sono molti: abbiamo un gap gigantesco tra ciò che siamo nel turismo e ciò che potremmo essere, dobbiamo capire che questo è il nostro petrolio".

L'Esposizione rappresenta un boccone ghiotto anche per le compagnie aeree che operano nella Penisola: "Questo per noi è un bacino fondamentale - conferma Fabio Lazzerini, a.d. Emirates Italia -: i flussi potenzialmente ci sono ma occorre fare sistema per convincerli ad arrivare". Un aiuto potrebbe arrivare anche dal Fondo Strategico Italiano, come anticipa l'a.d. Maurizio Tamagnini: "Il nostro obiettivo è prendere le aziende e farle crescere in modo sostenibile, aiutando anche l'indotto".

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