Il nuovo piano di gestione del sito di Pompei va fatto, e va fatto subito.
L'Unesco ha dato il suo utimatum al Governo italiano: il progetto per la salvaguardia di uno dei siti italiani più famosi a mondo va stilato entro il 31 dicembre 2013.
C'è invece tempo entro giugno 2015 per spendere tutti i 105 milioni di euro stanziati dal Grande progetto cofinanziato da Bruxelles.
Per ora, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, da aprile 2012 a settembre 2013 sono state bandite 14 gare per un totale di 29,5 milioni di euro di finanziamento.
I cantieri aperti, tuttavia, sono soltanto quattro: quello della casa dei Dioscuri, della casa del Criptoportico, di quella di Sirico e della casa delle Pareti Rosse, per una consistenza economica complessiva di poco inferiore ai cinque milioni.
Difficile, dunque, pensare che entro giugno 2015 potranno essere spesi tutti e 105 milioni di dote.
Intanto Pompei continua a subire crolli. A tre anni esatti dal cedimento della Schola Armatorum, ha infatti ceduto un’altra porzione di muro nella casa numero 21, che affaccia su via Abbondanza.
Pompei rischia di scomparire, mentre a Roma non ci si accorda sulle nomine di direttore e vicedirettore generale del Grande progetto che dovrebbe salvarla.