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Veneto, obiettivo 20 milioni

Un occhio al futuro con la consapevolezza di essere i numeri uno. La Regione Veneto gioca la sua partita turistica partendo da una solida base e ponendosi un obiettivo ben preciso, racchiuso in un solo numero, il 20.

"Il nostro obiettivo, dichiarato all'inizio di questa legislatura - spiega Marino Finozzi (nella foto), assessore regionale al Turismo -, è condensabile in 20-20-20, cioè arrivare nel 2020 a 20 milioni di arrivi e 20 miliardi di fatturato nel settore". Un traguardo ambizioso, ma raggiungibile, grazie alle ricchezze e alle risorse turistiche di cui la regione può disporre. A cui si vanno ad aggiungere i progetti che la giunta regionale ha messo in pista nel breve periodo: "Si tratta di progetti regionali ed interregionali che riguardano la proposta di ospitalità culturale, residenziale ed enogastronomica delle Ville Venete - illustra l'assessore -. Di queste ville, circa 4mila in tutta la regione, 150 sono attrezzate per l'accoglienza turistica".

Insieme alla ville, il patrimonio turistico da valorizzare è anche quello delle Dolomiti, "su cui stiamo lavorando per presentare una proposta delle Dolomiti come patrimonio ambientale Unesco", e dei cosiddetti "comprensori turistici". Negli scorsi anni, la Regione ha lavorato sui comprensori più tradizionali come quelli del mare, terme, il Lago di Garda, le città d'arte, le montagna estiva ed invernale. Da quest'anno, l'attenzione si concentra sul comprensorio della Pedemontana Veneta: "Che significa tra l'altro il più bello e buon distretto mondiale di vino di qualità - aggiunge Finozzi - capace di essere frequentato tutto l'anno".

Ai progetti in fase di realizzazione, si somma l'aspetto legislativo, uno dei punti su cui insiste di più l'assessore Finozzi: "Come Regione abbiamo migliorato il quadro normativo di riferimento, con una nuova legge entrata in vigore nel luglio scorso e della quale stiamo emanando le disposizioni attuative".
Obiettivo: tutelare e aiutare le imprese turistiche, "vere protagoniste dello sviluppo". Il Veneto, infatti, continua a mantenere il primato nazionale di presenze turistiche, grazie alle 62 milioni 351mila 657 presenze registrate al termine del 2012. Di queste, il 64,8 per cento è rappresentato dai mercati stranieri. Gli arrivi, invece, sempre nel 2012, sono stati 15 milioni 818mila 525, di cui il 64,7 per cento di stranieri.
Il mercato straniero di riferimento resta quello tedesco che vale circa 17 milioni e mezzo di presenze all'anno generate da quasi 3,2 milioni di arrivi. Il 2013, a differenza dello scorso anno, certifica la crisi del mercato italiano: "Confermo il dato del calo sia di arrivi che presenze - spiega l'assessore - anche se le indicazioni su luglio ed agosto inducono all'ottimismo. Sono convinto che chiuderemo il 2013 ampiamente al primo posto in Italia".

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