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Casinò di Venezia ai privati, polemica in Parlamento

Il Comune di Venezia non ce la fa più a mantenere il suo casinò, il più antico del mondo.

Ha quindi deciso di privatizzarne la gestione, scatenando la reazione del Parlamento, dove il Movimento 5 stelle ha chiesto al ministro dell'Interno Angelino Alfano di negare l'autorizzazione.

Secondo quanto pubblicato su La Stampa di oggi Giorgio Orsoni, sindaco pd di Venezia, ribatte alle polemiche dicendo che il Comune non è più in grado di sostenere investimenti per mantenere il casinò, indebitato per 540 milioni di euro.

È dunque meglio affidarne la gestione a un privato, garantendosi un incasso certo e conservando, oltre alla proprietà, poteri di vigilanza, anche antimafia.

La procedura per la privatizzazione è già stata avviata ed è giunta sul tavolo del ministro Alfano, che dovrà pronunciarsi definitivamente sul bando per la scelta del gestore privato.

La convenzione prevede un canone di 140 milioni da versare al Comune per i primi due anni e successivamente il 10 per cento degli incassi, con un minimo garantito di 1 1milioni l'anno. Nei primi sei mesi del 2013 l'incasso del casinò è stato di 53 milioni di euro.

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