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Regioni:
dove il turismo
vale oro

Spesso si dice che, in Italia, si cammina sull'oro. Ovvero che la Penisola ha un potenziale paesaggistico e culturale che aspetta solo di essere trasformato in moneta sonante, attraverso il turismo.

Il Corriere della Sera ha riportato i risultati di uno studio realizzato dall'Istituto Tedesco Qualità e Finanza, che ha realizzato un ranking delle Regioni in base alla loro capacità di far fruttare le proprie risorse a livello turistico. Il comparto, attualmente, vale il 10,3 per cento del Pil nazionale (con ricavi totali per 161,2 miliardi di euro nel 2012, sempre secondo le cifre riportate dal quotidiano). Ma non è detto che le potenzialità del territorio non siano in grado di far crescere questa percentuale.

La classifica finale stilata dall'istituto (basata sull'elaborazione di dati Istat e Tripadvisor) vede al primo posto il Trentino Alto Adige, che si piazza dunque in vetta a un ranking che tiene conto delle presenze, della valutazione dell'ospitalità e delle attrazioni del territorio. Al secondo posto si piazza la Toscana, seguita dalla Campania. Chiudono la top five il Veneto e l'Emilia Romagna.

Tenendo conto solo dell'accoglienza, però, qualcosa inizia a cambiare. Mentre in testa si conferma il Trentino Alto Adige, Campania e Toscana si scambiano il posto sul podio rispetto alla classifica totale, piazzandosi rispettivamente in seconda e in terza posizione. Il ranking prosegue con Veneto e Marche.

Ma è la valutazione sulle attrazioni del territorio che riserva le sorprese maggiori. Al primo posto, infatti, si piazza il Lazio (in ottava posizione nella classifica totale e in 12esima per la sola accoglienza); al secondo la Toscana, che conferma il buon piazzamento; al terzo compare invece la Lombardia, che negli altri due ranking era rimasta sempre nella parte inferiore della classifica. La top five prosegue con Campania e Veneto.

Insomma, le diverse classifiche sembrano testimoniare che non sempre le Regioni sono in grado di sfruttare a fondo le risorse disponibili: un alto giudizio per quanto riguarda le attrazioni, infatti, non sempre si traduce una valutazione altrettanto elevata sull'ospitalità e dunque sul giudizio complessivo della Regione.

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