Ultimo aggiornamento alle 09:56
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Squinzi: "Turismo
una risorsa
da non sprecare"

"Il turismo? È una questione nazionale. Non possiamo permetterci di sprecare questa opportunità".

Non usa mezzi termini Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria (nella foto), nel valutare l'importanza strategica del settore per il nostro Paese.

Un settore che genera il 10 per cento del Pil ma le cui potenzialità, secondo lui, sono ancora ampiamente sottovalutate.

Intervenendo al ventennale di Federturismo, Squinzi traccia un quadro chiaro delle priorità per far ripartire un comparto che genera meno ricchezza e occupazione rispetto ad altri Paesi con un'offerta culturale inferiore alla nostra.

L'obiettivo è ambizioso: raddoppiare il contributo del turismo al Pil nazionale: "Non è un sogno impossibile" assicura Squinzi, che ha una ricetta: un progetto industriale che includa interventi su diverse aree, "infrastrutture, trasporti, burocrazia, degrado del territorio e beni culturali".

Non sfruttare le potenzialità del quinto Paese più visitato del mondo sarebbe un delitto, "uno spreco inaccettabile, che non possiamo proprio permetterci".

La svolta, dunque, è possibile, a patto però che si passi a "politiche industriali e non solo promozionali: è ora di tornare a essere un Paese che non si accontenta di vivere di luce riflessa, ma che ha voglia di scommettere sul cambiamento".

Un parere condiviso anche da Renzo Iorio, presidente di Federturismo, che ieri ha aperto i lavori della giornata con un appello, come riporta Il Sole 24 Ore: "Serve la revisione del Titolo V della Costituzione - ha osservato -; le Regioni ora hanno troppi poteri e manca un progetto nazionale sul turismo".

Per questo Federturismo ha compilato un libro bianco sull'industria turistica, che analizza i fattori che frenano la competitività e indica le possibili soluzioni per ridare slancio al comparto, della formazione al fisco, dalle reti d'impresa all'utilizzo dei social network.

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