Il turismo entra prepotentemente in campagna elettorale nell’arena della città eterna a una settimana dal voto.
Il primo a dar fuoco alle polveri è Ignazio Marino, Pd, con la proposta di alzare il biglietto dei bus per i turisti, da 1 a 5 euro. Salvo poi aggiustare il tiro: "Dobbiamo investire nei servizi turistici, facendo in modo che una parte della tassa di soggiorno venga reinvestita". D’accordo anche Marcello De Vito, del M5s: “Reinvestiamo una parte degli importi della tassa di soggiorno per promuovere il brand nel mondo”. Perché, finora “non abbiamo fatto altro che perdere numeri”. A difendere il lavoro della sua amministrazione arriva l'attuale sindaco Gianni Alemanno. "Nel 2012 abbiamo avuto il record storico di presenze, 33 milioni". Batte sul Mice Alfio Marchini: "Possibile che il congressuale, business straordinario, a Roma sia in perdita? – si chiede -. C’è bisogno di qualcuno che vada a vendere il nostro brand straordinario".
