Ultimo aggiornamento alle 15:29
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Tengono i consumi turistici in Italia, l'impatto economico su mare e arte

Consumi turistici stabili nel bilancio 2012 del comparto.

Le stime dell'Isnart sullo scorso anno indicano che l'impatto economico sul territorio italiano generato dai turisti italiani e stranieri sia stato di 72,2 miliardi di euro, dato sostanzialmente stabile rispetto al precedente anno.
Resta, in ogni caso, debole il trend dal 2008 in poi. "Negli ultimi cinque anni si è registrata una contrazione dei consumi turistici del 6,7 per cento – osserva l'istituto -. Quelli verso il ricettivo e le attività ricreative hanno un andamento altalenante, dovuto in parte alla crescita dei soggiorni in abitazioni private (+9,3 per cento rispetto al 2008) e in parte all’interesse sempre più vivo dei turisti per i prodotti enogastronomici locali".

Tra le aree prodotto, le spese dei turisti che soggiornano nelle destinazioni balneari e d’arte generano quasi la metà dell’impatto economico legato al turismo italiano e straniero nel nostro Paese. A seguire, aggiunge Isnart, il 9,2 per cento ricade nelle località di montagna, l’8,2 nelle destinazioni lacuali, mentre terme e destinazioni del turismo verde contano ciascuna circa il 3 per cento del giro d’affari legato al turismo.

Sempre stando alle statistiche Isnart, sul settore ricettivo e ristorativo sarebbe ricaduto il 46,6 per cento delle spese sostenute da turisti italiani e stranieri nel corso del soggiorno in Italia (il 27,3 per l’alloggio e il 19,3 per ristoranti e bar), per un totale di 33,6 miliardi di euro di consumi stimati nel 2012.
Al settore agroalimentare sarebbe, invece, riconducibile il 14 per cento delle spese turistiche sostenute dai visitatori italiani e stranieri nelle destinazioni italiane: 10,1 miliardi di euro. "Negli ultimi quattro anni – sottolinea l'istituto - aumenta la propensione a spendere in prodotti enogastronomici, arrivando a contare un +43 per cento in consumi turistici".

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