Ultimo aggiornamento alle 08:33
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L'arte contemporanea nuova leva del turismo in Piemonte

di Silvana Piana

Il Piemonte gioca tre nuove carte per l'incoming: arte, design, archeologia industriale.

Nell'ottica di dare impulso a un turismo itinerante incentrato su questi temi, la Regione ha lanciato il progetto Terre d'Arte, cartoguida composta da un folder descrittivo dei luoghi e delle opere d'arte moderna e contemporanea, del design e dell’archeologia industriale, affiancato da una cartina per la visualizzazione geografica delle località. Il nuovo prodotto editoriale è stato realizzata in italiano, inglese, francese, tedesco e giapponese, ma è in lavorazione anche la versione e-book.

"L'iniziativa si inserisce in un ampio progetto interregionale attivato dal Ministero delle Attività produttive con l'obiettivo di valorizzare e promuovere il turismo culturale del Moderno e del Contemporaneo - afferma Alberto Cirio (a destra nella foto), assessore all'Istruzione, al Turismo e allo Sport della Regione Piemonte -. Abbiamo aderito sapendo di poter contare su un territorio che sotto questo profilo ha molto da offrire".

L'intento del progetto è mettere in rete tutti i sistemi d'arte, collegandoli tra loro, facendo in modo che i luoghi più 'deboli' siano trainati da quelli più forti e noti come Venaria ad esempio, e far fermare di più i turisti.

"La media attuale dei soggiorni è di 2-2,5 notti - aggiunge Cirio - potrebbe passare a 3: un dato che fa la differenza".

Formazione e preparazione per essere adeguati al turista straniero che visita i siti artistici e culturali di Torino e regione: parte dall'Associazione guide e accompagnatori turistici del Piemonte la richiesta, alla Regione, di programmi formativi sull'arte contemporanea per giungere preparati ai nuovi appuntamenti previsti. "Gli operatori esteri lavorano in anticipo di un anno - evidenzia Emanuela Moroni, presidente Gia -, quindi è importante che la divulgazione sia fatta con puntualità per poter essere preparati quando arrivano i turisti".

Pungola, invece, sul fronte dell'ospitalità e del ricettivo Philippe Daverio (a sinistra nella foto). Secondo il critico d'arte, le risorse piemontesi al di fuori del capoluogo sarebbero da rivedere: "L'enogastronomia è ottima, ma mancano alberghi di fascino capaci di trattenere i turisti; serve un lavoro di convinzione sugli albergatori, che le loro strutture devono essere più gradevoli e meno care".

Leggi anche: alberto cirio, Torino, Piemonte
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