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Il rilancio dell'incoming attraverso i 'Gioielli d'Italia'

di Claudiana Di Cesare

“Vogliamo rilanciare la destinazione Italia attraverso i suoi piccoli scrigni di bellezza”. È con queste parole che il ministro per gli Affari Regionali, Turismo e Sport, Piero Gnudi (nella foto), ha presentato il progetto 'Gioielli d'Italia', nato in collaborazione con l'Anci per la valorizzazione dei comuni italiani con una buona capacità attrattiva, ma inadeguate capacità ricettive e promozionali.

Potranno iscriversi al bando di partecipazione tutti i comuni sotto i 60mila abitanti, che saranno selezionati in base a dei criteri legati alla vocazione turistica, al patrimonio architettonico, all'accoglienza e all'accessibilità. I primi 20 saranno inseriti nell'omonimo circuito di promozione turistica. “È un vero e proprio marchio di qualità – spiega il ministro –, che prevede anche la realizzazione di brevi filmati promozionali che diffonderemo sui media e porteremo in giro nelle fiere e negli eventi legati al turismo”.

L'iniziativa nasce soprattutto dall'esigenza ridistribuire i flussi turistici su tutto il territorio. “Presto dovremo accogliere un numero doppio di visitatori – conclude il ministro – e le classiche mete rischiano di essere soffocate”.

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