I buyer stranieri chiedono città d'arte enogastronomia e proposte di vacanza alternativa anche in una destinazione tipicamente 'sole e mare' come l'Emilia Romagna.
È questo il dato che emerge dal Buy Emilia Romagna, in corso in questi giorni a Bologna: sul podio dei prodotti turistici più richiesti ci sono le città d’arte e l’enogastronomia al 74 per cento, mentre il mare resta al 44 per cento. La Riviera, insomma, non basta più: la monovacanza non soddisfa, mentre ad attrarre sono i prodotti multi sfaccettati, con diverse opportunità di esperienza.
"Oggi i mercati stranieri ci chiedono soprattutto cultura, una cultura legata alla musica, alle città d’arte, all’enogastronomia, ai musei del cibo o dei motori. E qui trovano il mix completo", ha spiegato Andrea Babbi, a.d. di Apt Servizi nel corso del workshop.
Il Buy Emilia Romagna, promosso da Confcommercio Emilia-Romagna in collaborazione con Apt Servizi ed Enit, vede 70 tour operator di 19 Paesi ad incontrare gli operatori locali. Fra i Paesi partecipanti India, Canada, Stati Uniti, Russia e Nord Europa, mentre è al debutto la Lituania.