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Finozzi, Veneto, contro le nuove norme sulle spiagge

di Lino vuotto

"Roma stia ferma, non faccia di testa propria e si legga la nostra proposta di legge. Una norma intelligente rischia solo di penalizzare gli investimenti e premiare i furbi". Con queste parole, Marino Finozzi, assessore al Turismo della Regione Veneto, esprime tutta la sua preoccupazione per l'intenzione del Governo Monti di prevedere concessioni demaniali a uso turistico, spiagge in testa, con una durata massima quadriennale. Il provvedimento rientrerebbe nell'ambito delle liberalizzazioni. Il concessionario uscente, nelle gare che assegnerebbero le nuove concessioni, avrebbe un diritto di prelazione con l'adeguamento della propria offerta. Finozzi, dichiarando con forza la sua contrarietà, definisce l'eventuale provvedimento 'la morte del turismo balneare moderno', sottolineando i mancati ritorni per il territorio e per gli investimenti già effettuati. Per concludere, l'assessore ricorda che la questione, come il turismo, avrebbe una competenza esclusivamente regionale.

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