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Per il Sib un milione di turisti in meno sulle spiagge italiane

di Stefania Galvan

"Negli stabilimenti balneari abbiamo registrato un forte decremento di presenze, circa 1 milione di turisti, e, soprattutto, di consumi". Non è positiva l'analisi che Riccardo Borgo, presidente del Sindacato Italiano Balneari, traccia dei primi due mesi della stagione estiva 2010. Il sindacato,  che associa circa 10mila imprese, segnala come solo le località a ridosso dei grandi centri urbani abbiano tenuto; i turisti, infatti, hanno preferito i litorali vicino ai luoghi di residenza. Giugno, poi, è andato peggio di luglio a causa del maltempo nelle prime settimane. Per quanto riguarda i turisti stranieri il flusso maggiore è di quelli provenienti dai Paesi dell'Est: russi e polacchi in testa, ma anche austriaci, inglesi, spagnoli, svedesi, norvegesi e cinesi. In calo, invece, francesi, tedeschi e giapponesi, mentre si sono riscontrati i primi segnali di un ritorno degli americani. "Anche i consumi in spiaggia, poi, seguono il trend negativo - continua Borgo - complice la situazione economica complessiva e la capacità di spesa delle famiglie italiane, che negli ultimi anni si è ridotta fino al 25%". Il mare rimane la meta più scelta dai vacanzieri con circa il 63% delle preferenze: questo dovrebbe essere un buon motivo per incentivare gli imprenditori balneari a fare meglio. "Le risposte del Governo - conclude il presidente del Sib - ad oggi, non sono per nulla incoraggianti. Anzi, abbiamo la netta sensazione di una grave sottovalutazione delle problematiche che oggi colpiscono pesantemente il settore: il rinnovo delle concessioni e i canoni demaniali".

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