Ultimo aggiornamento alle 08:20
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Il turismo a marchio Confindustria contro la tassa di soggiorno

di silvana piana

Un comunicato congiunto per richiedere un immediato ripensamento sulla tassa di soggiorno da applicare a Roma. È questa la prima reazione di Confindustria Alberghi, Aica e Federturismo alla manovra economica approvata dal Senato, che al suo interno prevede la possibilità, per la Capitale, di applicare la tassa. "L'industria turistica italiana - commenta il presidente di Federturismo/Confindustria Daniel John Winteler - già oggi è chiamata a pagare un prezzo molto caro nel confronto con altre destinazioni che presentano costi d'impresa nettamente inferiori. L'adozione di questo provvedimento rischia di colpire un settore produttivo che si trova a vivere un momento davvero delicato e difficile". Secondo Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi: "La tassa di soggiorno così come è stata formulata è una tassa sulle imprese che colpisce le aziende alberghiere e con esse l'intera filiera di settore proprio in un momento di gravissima crisi come quello che stiamo vivendo". Rincara la dose Elena David, presidente Aica: "I dati relativi ai primi cinque mesi dell'anno sono chiari: a fronte di un recupero dell'occupazione nella città di Roma le tariffe alberghiere sono in netta contrazione, e questo ruolo di sostituto di imposta affidato agli alberghi comporterebbe ulteriori costi gestionali ancora una volta in capo alle aziende".

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