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Un piano da 660 milioni per i porti delle Marche

di Lino vuotto

Il piano dei porti, appena approvato dalla Regione Marche, porterà ad investimenti, pubblici e privati, pari a 660 milioni di euro. La previsione arriva dopo il sì dell'assemblea regionale al documento di programmazione, che interessa 8 scali: Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona, Numana, Civitanova, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto. Le Marche sono una delle prime regioni italiane a dotarsi di un piano dei porti. La programmazione verrà attuata attraverso i singoli piani regolatori portuali, che dovranno disciplinare le attività commerciali, i servizi ai passeggeri, la cantieristica, la pesca, il turismo e la nautica da diporto. Rispetto alla previsione degli investimenti, l'assessore regionale Gianluca Carrabs ha evidenziato che "quelli pubblici dovranno concentrarsi sulle infrastrutture strategiche di interesse regionale, mentre le risorse private dovranno privilegiare le strutture specialistiche, quali cantieristica, pesca, commercio e servizi ai passeggeri, in regime demaniale. Tra le novità previste dal piano, c'è l'incremento dei posti barca, che passano da 5.500 a 9.500, per sostenere il rilancio del turismo nautico.

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