Ultimo aggiornamento alle 10:26
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Balneari, il Governo chiede all'Ue altri quattro mesi per la mappatura

La storia infinita. Potrebbe intitolarsi così la vicenda annosa delle concessioni balneari, una storia in cui tutti i protagonisti sembrano non avere fretta. Dopo la lettera inviata dal Governo Meloni alla Commissione Ue, in cui si chiedono altri quattro mesi per completare la mappatura delle spiagge disponibili - con l’obiettivo di dimostrare una volta di più che non esiste una scarsità di spiagge che imponga di mettere a gara le concessioni esistenti - Bruxelles ha comunicato di aver ricevuto la lettera di Roma e “ora la analizzerà”.

Il governo, spiega Corriere della Sera, prevede la possibilità - in caso di “ragioni oggettive” - di prorogare fino a fine 2025 le concessioni. Nel caso in cui la Commissione divesse ritenere la risposta non in linea con le richieste, il passo successivo sarebbe portare l’Italia davanti alla Corte di giustizia Ue. Al momento, però, sembra prevalere la linea del dialogo. Con le elezioni europee a giugno lo scontro non conviene a nessuno.

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