Ultimo aggiornamento alle 10:28
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Cdp, l’estate italiana
e le previsioni
per il futuro
dell’incoming

Che il turismo sia ormai entrato a pieno titolo tra i settori strategici dell’economia italiana lo dimostra che anche gli analisti di Cassa Depositi e Prestiti ne fanno oggetto di studio. È così che il nuovo brief pubblicato da Gruppo Cdp fa luce sull’andamento della stagione estiva 2023 e suggerisce gli ambiti su cui investire per sfruttare il potenziale inespresso del turismo italiano accrescendone la centralità nel contesto economico nazionale.

Lo studio evidenzia in primis che sono stati gli stranieri a trainare la ripresa del settore turistico in Italia durante l’estate appena conclusa, confermando un fenomeno che dura da circa due decenni: dal 2003 le presenze estere nei mesi estivi sono cresciute del 54%, compensando quelle nazionali, scese del 7%.

Estate a due velocità
Una performance a due velocità, quindi, con boom di arrivi stranieri e dati sotto le attese per la componente domestica: i mesi tra giugno e agosto di quest’anno hanno fatto raggiungere un nuovo record, con oltre 100 milioni di presenze estere, mentre per gli italiani si è registrato un orientamento all’outgoing, verso mete meno costose.

Le previsioni
Guardando invece al futuro, lo studio stima che l’aumento dei flussi turistici globali nel prossimo decennio possa valere, per l’Italia, sino a circa 30 milioni di arrivi in più. Una prospettiva in cui i grandi eventi, come il Giubileo 2025, le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e l’eventuale Expo 2030 a Roma, sarebbero i principali catalizzatori per i potenziali 30 milioni di arrivi internazionali.

E a fronte di un numero in forte progressione di visitatori stranieri in Italia, per continuare ad attrarre flussi elevati “il comparto - avvertono gli analisti di Cassa Depositi e Prestiti - è chiamato a rispondere a tre trend globali, e cioè che i flussi proverranno soprattutto dall’Asia, con una crescente richiesta di esperienze uniche e luxury; che la vacanza sarà più sostenibile e digitalizzata spingendo gli operatori a competere su servizi green e su un’offerta più personalizzata; e che saranno apprezzate mete a oggi meno comuni”. S.P.

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