Ultimo aggiornamento alle 11:38
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Eurostat: pernottamenti in Italia ancora a -11% sul 2019

Un incremento, rispetto al 2021, del 48,3%, ma ancora un gap da colmare rispetto al 2019. I dati Eurostat mostrano come l’Unione europea, in tema di turismo, non sia riuscita a eguagliare le cifre del 2019, facendo registrare 2,72 miliardi di notti, cifra che corrisponde a un meno 5,6% rispetto ai 2,88 miliardi di notti registrate nel 2019.

Italia peggio della media europea
Anche il valore relativo all’Italia smorza gli entusiasmi di tutti coloro che celebrano un pieno ritorno alla normalità; in base al grafico pubblicato dall’ente di statistica comunitario e diffuso da askanews.it si nota infatti come le notti spese in strutture turistiche del nostro Paese siano complessivamente rimaste più basse dell’11% circa rispetto al dato 2019, praticamente un calo doppio rispetto alla media Ue. Meglio di noi la Spagna, dove il numero di notti è stato inferiore al 5% sul 2019, ma soprattutto la Francia, che ha praticamente riportato alla pari le cifre, registrando solo un leggerissimo calo rispetto al periodo pre-pandemico.

Danimarca prima per recupero
Ci sono poi i casi di Olanda, il cui numero di notti è aumentato del 4% sul 2019, e Danimarca, prima fra i Paesi europei con un incremento di 12 punti percentuali. All’opposto in Paesi come Ungheria, Slovacchia e Lettonia (che sfiora un -30% di notti nel 2022 rispetto al 2019) si resta su valori molto inferiori a quelli precedenti a lockdown e restrizioni.  

Il punto più basso del triennio è stato ovviamente il 2020, quando in Europa le notti spese in strutture turistiche sono crollate a 1,42 miliardi (meno della metà del 2019), risalendo parzialmente nel 2021, conclusosi a 1,83 miliardi.

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