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Palmucci, Enit: “Ecco perché
l’incoming risolleverà il Paese”

"Il turismo giocherà la parte da protagonista nella crescita economica, basti pensare al flusso spostato dai turisti stranieri in Italia, nel periodo pre-Covid: l’80%, che rappresenta il 13 % del Pil". Ne è sicuro Giorgio Palmucci, presidente Enit, che inquadra la reazione dell’incoming tricolore alla pandemia e le previsioni per il prossimo futuro.

“L’Italia ha retto - spiega - grazie a sinergia, capacità di riqualificarsi e affidabilità. La ricerca dell’esperienza di viaggio su misura è uno dei trend che si sta affermando alla luce delle contingenze attuali e con l’affermarsi di una “coscienza turistica” che spinge il viaggiatore a preferire luoghi che non alterino lo status delle destinazioni e che garantiscano di vivere lo spazio – aggiunge -. Si va a caccia della ricercatezza e cura dei dettagli per sentirsi protagonisti della propria vacanza tailor made, portando a casa emozioni non facilmente riproducibili”.

Viaggio cucito su misura
E il Belpaese, sul tema tailor made, è avvantaggiato, sia per la molteplicità dell’offerta turistica sia per la capacità dei suoi operatori. “L’Italia sembra cucire il viaggio su misura attraverso esperienze esclusive e personalizzabili. L’incertezza del momento sembra incentivare il last minute e località lontane dalla folla, quindi non più solo mete sfiorate dai classici itinerari turistici ma anche quelle immerse nella natura e che valorizzano piccoli centri. Viaggiare lentamente è diventato anche un modo per prendersi il proprio tempo” dice il presidente.

Il limite della frammentarietà
Palmucci legge come un limite il fatto che il turismo inbound sia ancora troppo frammentato. “È un ostacolo che va superato – spiega ancora nella lunga intervista a ilsussidiario.net -. Bisogna anche integrare al sistema turismo le numerose micro strutture extra-alberghiere, in modo da rendere sinergica e coerente l’offerta anche in termini di customer experience. È quindi prioritario favorire l’integrazione fra le imprese attraverso club di prodotto, distretti, modelli reticolari, costituire reti di impresa o forme aggregative analoghe per condividere investimenti e competenze specialistiche”.

Ma la reazione alla pandemia ha aperto a nuove forme di turismo e a nuove forme di lavoro. “La sfida sarà quella di rendere stabili le forme di servizi collaborativi, rendendoli maggiormente fruibili alle fasce solitamente meno attente al dibattito sulla collaborazione tra enti locali e cittadini” dice il presidente Enit.

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