Ultimo aggiornamento alle 13:42
|

Roscioli, Federalberghi Roma: “Per la ripresa necessarie regole uniformi”

Mentre l’orientamento dell’Ue è quello di allentare la stretta sui viaggi, anche il Governo italiano sarebbe pronto a non prorogare l’obbligo di tampone oltre il 31 gennaio. “L’auspicio – spiega il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli – è che anche l’Italia faccia un passo avanti in questa direzione e che si arrivi al più presto a regole uniformi. Purtroppo, il tampone in entrata e in uscita ci sta penalizzando, e lo prova il fatto che siamo tornati ai livelli di presenze dell’aprile del 2020. Solo a Roma nelle ultime settimane hanno deciso di chiudere altri 50 hotel oltre ai 350 già chiusi da dicembre”.

Alle restrizioni, si legge su Hotelmag, si somma poi il problema dei vaccini non ancora riconosciuti, che impediscono, ad esempio, ai russi di venire in Italia. Lo sottolinea Roscioli aggiungendo che si tratta di “un aspetto centrale per una città, come Roma, che ha un tasso di internazionalizzazione superiore al 70%”.

Per una ripresa duratura bisognerà quindi attendere ancora: “La grande programmazione dei tour operator internazionali non è stata fatta, mentre anche il turismo business è fermo – conclude il presidente di Federalberghi Roma -. Se dovessero arrivare segnali incoraggianti per la prossima primavera, la ripresa sarebbe comunque rimandata al 2023”.

/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi