Ultimo aggiornamento alle 10:59
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Estate trainata dalla domanda interna. Adesso si spera in settembre

Tra giugno e agosto il sistema ricettivo italiano ha contato l’arrivo di oltre 33 milioni di turisti per 140 milioni di pernottamenti, in crescita del 21% sul 2020. Secondo i dati di Assoturismo – Cst tra a trainare la domanda gli italiani, con 105 milioni di pernottamenti, il 19,6% in più rispetto allo scorso anno. Tornano anche gli stranieri, con circa 35 milioni di pernottamenti (+25% sul 2020) ma questo dato è ancora lontano dai 100 milioni del 2019.

Come riportato dal Sole 24Ore, l’incoming continua a soffrire per l’assenza di quasi i due terzi degli ospiti esteri provenienti da Usa, Russia ed Estremo Oriente, clientela con ottime capacità di spesa. Secondo l’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti. le presenze complessive indicano un -34% rispetto all'estate 2019. Le presenze invece crescono del 21,9% nel comparto alberghiero e del 19,9% nell’extralberghiero.

Mare e montagna, che nell’estate 2020 avevano registrato un buon recupero dei mercati, nel trimestre appena concluso hanno siglato un incremento più contenuto, rispettivamente del 19% e del 13,1%.  Meglio i laghi (+29%) e le località termali (+27,4%). Rimbalzo anche per le città d'arte (+25,4%).

Si spera nell’autunno
Adesso, si spera nell’autunno. La variazione attesa per settembre è stimata al +10%. Segnalazioni positive giungono dalle città d'arte (+14%) e dalle località dei laghi (+12,6%). Le località marine e della montagna riducono le aspettative rispettivamente al +7,9% e al +5%. In valori assoluti, la variazione attesa per settembre 2021, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è di oltre 3 milioni di pernottamenti in più, per un totale di 33,6 milioni.

Invece, le previsioni sull’ultimo periodo del 2021 confermano la situazione di incertezza: il 48% del campione non ha elementi sufficienti per poter formulare delle ipotesi sui comportamenti della domanda turistica.

“I risultati della stagione estiva sono stati positivi, anche se tre mesi di lavoro non sono sufficienti a rimediare alla lunga inattività del comparto, in crisi da ormai più di un anno - commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Adesso l’auspicio è che il rimbalzo estivo non sia stato una semplice boccata d’ossigeno, ma si traduca nell’inizio di una ripresa strutturata del turismo italiano. I segnali di settembre sono abbastanza positivi, ma l’incertezza per l’autunno è ancora forte, in particolare nelle città d’arte e nel turismo organizzato che ancora non sono ripartiti”.

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