Ultimo aggiornamento alle 16:15
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HoReCa, settore in ginocchio: in fumo 27 miliardi di euro

Una perdita di fatturato del 37% su base annua, che equivale a circa 27 miliardi di euro andati in fumo. Sono queste le disastrose cifre dell’annus horribilis di bar e ristoranti secondo l’ultima indagine di Bain & Company sulle perdite del settore HoReCa a causa della pandemia.

Vanificata la ripresa estiva
Mentre nel primo semestre dell’anno le perdite rispetto al 2019 si sono attestate attorno ai 16 miliardi di euro, la ripresa (superiore a quanto era stato previsto) dei mesi estivi ha permesso di chiudere il terzo trimestre con una flessione più contenuta rispetto al primo quadrimestre di circa 15-20% rispetto al 2019.

La ripresa dei contagi nel quarto trimestre con le conseguenti misure restrittive e le chiusure anticipate di bar e ristoranti ha tuttavia portato a un nuovo, brusco calo del fatturato HoReCa, circa del 45% rispetto al quarto trimestre 2019. “Il calo del 37% - commenta Duilio Matrullo, Partner di Bain & Company - non ha pari nella storia, almeno in tempo di pace, se si pensa che nel 2009 il settore bar e ristoranti era calato ‘solo’ del 5%. Purtroppo non è finita qui, gli effetti saranno importanti anche sul 2021”.

Tra Natale e Capodanno persi 700 milioni di euro
Intanto solo la chiusura dei ristoranti a Natale e Capodanno si stima comporterà una diminuzione di fatturato di 700 milioni di euro, pari a circa l’1% del totale annuo del settore HoReCa.

La via per la ripresa, dunque, è ancora molto lunga, come aggiunge Sergio Iardella, partner di Bain & Company (nella foto): “L’impatto dal punto di vista di chiusura di punti vendita - sostiene - sarà tale da mettere in ginocchio migliaia di piccoli imprenditori e i loro dipendenti. Purtroppo i ristori erogati nel 2020 e già approvati per il 2021 rischiano di non essere sufficienti”.

Mai come nei prossimi anni, aggiunge, sarà dunque necessaria una risposta di sistema “e anche un impulso coordinato a progetti di consolidamento, efficientamento e digitalizzazione della filiera, magari facendo ricorso anche ai fondi del Recovery Fund”.

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