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Il colpo al cuore del turismo: nel 2020 persi 53 miliardi

di Amina D'Addario

Quanti miliardi sono andati in fumo con l'azzeramento del turismo? Secondo la fotografia scattata da Isnart-Unioncamere nel 2020 il settore ha perso 53 miliardi di ricavi rispetto al 2019, mentre per i primi tre mesi del 2021 la perdita si attesterà sui 7,9 miliardi, a fronte di una riduzione del 60% dei flussi interni e dell'85% di quelli internazionali.

Ma l'analisi ha anche evidenziato che i comportamenti dei viaggiatori sono cambiati profondamente con la pandemia. La scorsa estate ben l'81% degli italiani in vacanza ha scelto mete in base a criteri di sicurezza, mentre un terzo è partito per praticare sport.

Se si guarda invece alle tendenze a livello mondiale, tra luglio e agosto un quinto dei consumatori ha dichiarato di voler rinunciare ai viaggi internazionali anche per questioni di tutela ambientale.

"Le forme di turismo ad alto consumo d'ambiente, che vivono dell'incremento del numero dei visitatori sono destinate a funzionare sempre meno dopo la pandemia" ha sottolineato il presidente di Isnart, Roberto Di Vincenzo. Per questo, ha aggiunto, "bisogna ripensare il modello organizzativo del settore e sviluppare forme di turismo orientate alla produzione di valore".

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