Il grido di allarme di Venezia è arrivato forte e chiaro. “Ci attendiamo per luglio e agosto un’occupazione alberghiera del 15% e, per settembre, arriveremo al 30%”.
L’analisi di Claudio Scarpa, direttore dell’associazione albergatori di Venezia è impietosa. In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa si legge inoltre: “Per ora resistiamo e cerchiamo di metterci al lavoro. Bisogna riprogettare tutto a partire dalla divisione fisica con diversi accessi alla città”.
Città che sta subendo una calo pesantissimo del fatturato come ha dichiarato anche l’associazione dei pubblici esercizi che prevede di realizzare solo il 30% dei ricavi previsti. Tutto sembra legato alla possibilità riapertura delle frontiere e dei collegamenti aerei dallo scalo aeroportuale Marco Polo.
