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Capri, dati in aumento: "Dalla Cina l'impatto è minimo"

Il coronavirus non fa paura a Capri, che già in questo primo scorcio dell’anno registra l’interesse crescente dei mercati intenazionali, in particolare quelli sudamericano e statunitense. “L’isola - spiega il presidente di Federalberghi Isola di Capri Sergio Gargiulo - si accinge ad inaugurare una stagione turistica che parte sulla scia dell’ultima esaltante annata. I segnali sono positivi, attendiamo fiduciosi gli sviluppi dei prossimi mesi”.

E a proposito della diffusione del virus osserva: “Se valutiamo la diminuzione generale del traffico di turisti dalla Cina, nel caso di Capri le conseguenze dovrebbero essere minime in quanto non si tratta di un turismo già consolidato sull’isola e sono turisti che in genere si trattengono poche ore. Ovviamente ci auguriamo che la situazione critica possa risolversi in breve tempo per restituire agli operatori italiani, compresi quelli di Capri, la possibilità di continuare a promuoversi su un mercato ancora nuovo come quello cinese”.

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