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Cosa vogliono i cinesi: i consigli per conquistarli

Venezia, Roma, Londra e Parigi. Sono ancora questi i sogni nel cassetto dei visitatori cinesi, ma qualcosa sta cambiando, soprattutto per quanto riguarda la tipologia di viaggio. Mentre, infatti, in passato preferivano spostarsi in gruppo, ora il 56% di loro sceglie i cosiddetti ‘FIT’, acronimo di ‘Free Independent Traveler’.

È quanto ha spiegato durante il China Tourism Forum del Wtm di Londra Adam Wu, ceo di Cbn Travel. “A questo tipo di visitatori - ha spiegato - piace prenotare direttamente con i fornitori di servizi: 1,2 miliardi di loro usano WeChat e moltissimi contattano direttamente i fornitori”.

Occorre un sito in cinese
Per essere al passo con le loro esigenze, dunque, è indispensabile avere un sito web in cinese e migliorare le proprie competenze linguistiche per andare a intercettare anche i viaggiatori più indipendenti.

Ma cosa cercano i cinesi? Innanzitutto testimonianze culturali ed esperienze autentiche, come afferma oltre il 20% di loro, poi eccellenze gastronomiche (15%) e shopping (6,5%).

“È fondamentale fornire guide in grado di comunicare con loro - ha aggiunto Adam Wu - e facilitare al massimi i pagamenti, molti dei quali avvengono tramite WeChat”.

Corteggiare gli individuali non significa, comunque, trascurare il segmento dei viaggi di gruppo, come ha precisato Tom Jenkins, ceo dell’European Tour Operators Association: “Chi arriva in Europa la prima volta - ha detto - vuole la sicurezza di far parte di un gruppo grande”; una necessità per quanti - e sono ancora molti - non padroneggiano l’inglese e per coloro che, magari in un unico tour, vogliono avere un assaggio delle principali città europee e, quindi, devono per forza ottimizzare al massimo i tempi affidandosi a un viaggio organizzato.

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