Ultimo aggiornamento alle 10:55
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Friuli Venezia Giulia sottotono, la ricetta di Schneider

“È stata una stagione sottotono”. Paola Schneider, presidente di Federalberghi Fvg (nella foto) non nasconde una certa delusione per l’estate turistica del Friuli Venezia Giulia e ne spiega le ragioni: “Hanno pesato molto le incertezze meteorologiche di maggio - dice -. Inoltre, alcune mete prima in calo per motivi di problemi sociali o attentati, hanno ripreso quota: mi riferisco a Turchia, Egitto, Grecia e Tunisia, che hanno portato via parecchi turisti dal Friuli Venezia Giulia, anche in virtù di politiche di prezzo molto aggressive da parte di alcuni tour operator”.

Il calo di presenze c’è stato ma, secondo lei, è stato contenuto e la regione “ tutto sommato, a differenza di altre ha retto”.
A soffrire di più la Carnia e il Tarvisiano, mentre il balneare ha subito un rallentamento leggero: “Lignano ha sofferto un calo non significativo, ma è andata meno bene che nel 2018 - spiega Schneider -. Gli albergatori che hanno ristrutturato negli anni i propri hotel, offrendo anche nuovi servizi, sono riusciti a fidelizzare la clientela, mentre chi non si è mosso ha avuto, e avrà, delle difficoltà. Poi, ci sono molti appartamenti datati e questo è un problema: i proprietari, prima o poi, dovranno metterci mano”.

E suggerisce un cambio di rotta: “Tanti degli eventi più significativi sono programmati nel mese di agosto e questo porta a una concentrazione massiccia di visitatori. Sarebbe opportuno fare promozione con qualche grande manifestazione in più a giugno e luglio, in maniera tale da spalmare meglio gli appuntamenti durante l'estate”.

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