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Country Brand Index, l’Italia cresce ma paga il conto dell’overtourism

Un balzo di quattro posizioni per l’Italia nel Country Brand Index 2019. La classifica stilata da FutureBrand vede la Penisola salire al 14esimo posto rispetto a 5 anni fa. Punti di forza, sottolinea una nota della stessa società che ha redatto il ranking, il patrimonio artistico e culturale. A frenare l’Italia, tuttavia, sono le infrastrutture, oltre a “un rapporto qualità prezzo giudicato poco conveniente”. Non solo: a incidere negativamente sul punteggio complessive è anche “l’assenza di politiche concrete che impediscano alle città d’arte di trasformarsi un luoghi iper-affollati”.

Ma per l’Italia c’è anche una buona notizia, oltre alle 4 posizioni guadagnate. La Penisola si piazza infatti al primo posto tra le mete turistiche più ambite.

La top 20 di FutureBrand
Per quanto riguarda le prime 20 posizioni della classifica, la testa del podio è in mano al Giappone, seguito dalla Norvegia e dalla Svizzera. Mentre il Paese del Sol Levante mantiene la stessa posizione del 2014, mentre la destinazione nordica guadagna ben 4 posizioni. Scende di una, invece, la Svizzera.

Al quarto posto compare la Svezia, mentre la top 5 si chiude con la Finlandia, che scala ben 8 posizioni. Al sesto posto la Germania, seguita da Danimarca, Canada, Austria e Lussemburgo.

Nella seconda parte della top 20 compare la Nuova Zelanda, all’11 posto. Poi, nell’ordine, gli Stati Uniti, l’Olanda, l’Italia e l’Australia (che però perde ben 7 posizioni). Al sedicesimo posto compaiono gli Emirati Arabi Uniti, seguiti nell’ordine da Francia, Singapore, Regno Unito (-7 posizioni) e Corea del Sud.

La nota di FutureBrand sottolinea in particolare le sorprese dei ‘nuovi Brics’, ovvero Slovacchia, Lussemburgo e Nigeria, che guadagnano dalle 12 alle 24 posizioni nel ranking complessivo.

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