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L'Umbria alza la testa: l'incoming ricomincia a crescere

Arrivi a più 3,5%, presenze a più 4,3, aumenti a doppia cifra per il mese di aprile: l’Umbria tira un sospiro di sollievo. “Con i dati dei primi quattro mesi del 2019, e in particolare con quelli di aprile – commenta il presidente della Regione Fabio Paparelli (nella foto) - possiamo dire che ci siamo messi definitivamente alle spalle la stagione post terremoto”.

Gli arrivi in regione da gennaio ad aprile hanno toccato quota 603mila, spiega umbria24.it, mentre le presenze sono state 1,3 milioni. Nel solo mese di aprile, poi, l’aumento è stato superiore al 12,5% sia negli arrivi, sia nelle presenze rispetto allo stesso mese del 2018.

Dati positivi anche rispetto al 2016, anno particolarmente soddisfacente per l’incoming umbro, almeno fino al terremoto: gli arrivi sono cresciuti del 15% e le presenze del 24%. “I dati di aprile - sottolinea Paparelli - fanno quindi ben sperare per la prossima stagione turistica”.

La lotta all'abusivismo
Stagione che dovrà però fare i conti con un problema in continuo aggravamento: quello dell’abusivismo. “Un fenomeno - osserva il presidente della Regione - che vogliamo stroncare definitivamente”. Allo studio un accordo in cui saranno coinvolte le associazioni del mondo turistico, Prefetture, Regione e Comuni. Oltre a una piattaforma unica digitale in cui far convergere tutti i dati così da poter monitorare il settore, sarà chiesto un inasprimento dei controlli.

Infine sul fronte della promozione è partita la campagna estiva, che coinvolgerà diversi canali. A Milano e Roma il territorio umbro e i suoi eventi saranno promossi su tram, bus, stazioni e sui muri di zone strategiche delle due città. In più sono stati acquistati spazi su una ventina di testate nazionali e in radio.

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