In primavera muoversi per Milano con i mezzi potrebbe costare di più, ma la battaglia sui rincari del trasporto pubblico è ancora aperta. L’amministrazione Sala sostiene apertamente l’incremento delle tariffe Atm, che il prossimo maggio dovrebbero passare da 1,50 a 2 euro, con il conseguente aumento degli abbonamenti settimanali e mensili. La Regione Lombardia, al contrario, ha nuovamente ribadito il suo ‘no’ alla misura, dal momento che, riporta ilsole24ore.com, un rincaro deve già essere autorizzato sulla base di una legge approvata nel 2012.
L’aumento è previsto solo nel capoluogo lombardo e in 35 comuni limitrofi, come parte di un piano di sviluppo della mobilità integrata, che avrebbe lo scopo di riunire con in un unico biglietto diverse soluzioni di trasporto tra Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi.
Il caso nazionale
La questione sta però diventando un vero e proprio caso nazionale, nonché un campo di battaglia per le forze politiche che andranno a contendersi le vicine elezioni europee e il Pirellone. L’Agenzia di bacino Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi chiede lo slittamento degli aumenti a luglio e, nelle scorse ore, sono intervenuti il Ministro degli Interni, Matteo Salvini, e il sottosegretario agli Affari regionali del M5s, Stefano Buffagni, fortemente contrari alla linea di Sala.
