Germania, Austria, Repubblica Ceca e Ungheria. Sono questi i mercati di riferimento per il Friuli Venezia Giulia che, grazie al loro apporto, ha chiuso una stagione estiva all'insegna della crescita. I dati ufficiali, arrivati ora, parlano di 1,5 milioni di ospiti da maggio a settembre, pari al 6,6% in più rispetto all’analogo periodo del 2017. I pernottamenti sono stati 5.263.000, a più 3,6% sul 2017 e i mercati esteri sono aumenti di quasi 8 punti percentuali, per un totale di 900mila arrivi stranieri. La parte del leone, spiega ilfriuli.it, la giocano le spiagge, anche se il maggiore incremento è quello registrato dalle città e dai poli montani.
Crescita superiore alla media italiana
Per la fine dell’anno le previsioni di PromoturismoFvg indicano che verranno sfiorati i 9 milioni di presenze, con un tasso di crescita del 3% che è superiore alla media italiana ma inferiore rispetto a quella regionale del triennio 2014-17. A incidere è anche l’accorciamento della permanenza media, che è oggi di appena 3,5 giorni.
Investimenti sulla qualità dell'accoglienza
Molto lavoro c’è ancora da fare, innanzitutto sulla qualità delle strutture ricettive: “Negli ultimi anni gli investimenti privati sono mancati, quasi narcotizzati” sottolinea l’assessore regionale Sergio Bini. Tra le ultime misure presentate in Consiglio regionale il disegno di legge sui condhotel, il sostegno alla riqualificazione degli appartamenti turistici e l’obbligo della loro classificazione, ma anche la revisione delle stelle degli hotel in base non ai servizi sulla carta, bensì all’effettiva qualità con cui vengono erogati.
