Ultimo aggiornamento alle 10:08
|

Sardegna, i fari diventano strutture ricettive: via ai primi cinque bandi

L’obiettivo è di farle diventare strutture ricettive all’insegna del turismo sostenibile e legate alla cultura del mare e dell’ambiente mediterraneo. Sono i beni immobili del Demanio - fari e vedette - che la Regione Sardegna vuole affidare in concessione a privati per la valorizzazione in chiave ricettiva.

Da oggi sul sito istituzionale della regione sono online i primi cinque bandi relativi all’ex faro di Capo d’Orso (Palau); all’ex stazione segnali di Capo Sperone (Sant’Antioco); all’ex stazione semaforica di Capo Ferro (Arzachena); all’ex stazione di vedetta di Capo Figari (Golfo Aranci) e all’ex stazione segnali di Punta Falcone, a Santa Teresa di Gallura.

La valorizzazione del patrimonio costiero
“Il nostro intento - spiega a sardiniapost.it l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu - proporre un modello di recupero che punti alla tutela, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio costiero, nel rispetto delle caratteristiche di pregio storico-artistico e paesaggistico degli immobili”.

I beni oggetto dei bandi potranno accogliere nuove attività turistiche e ricettive che affianchino ai tradizionali servizi alberghieri ed extralberghieri un’ampia offerta di servizi socio-culturali, ricreativi e di scoperta del territorio, delle risorse e dei prodotti locali.

Leggi anche: Sardegna
/* */

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


Torna su
Chiudi