Ultimo aggiornamento alle 14:23
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Contratto di Governo M5s-Lega, i piani per il turismo nel testo definitivo

C’è spazio, e molto, anche per il turismo nel testo definitivo del Contratto di Governo messo nero su bianco dal Movimento 5 stelle e dalla Lega. Nel documento i due partiti dedicano un intero capitolo a quello che “può diventare uno dei settori cardine per l’attivazione del volano della nostra economia”.

Nel testo definitivo viene confermata l'intenzione di istituire un Ministero del Turismo che abbia come obiettivi “la creazione di un circolo virtuoso pubblico-privato e una maggiore efficacia nei rapporti con le Regioni; il tutto nel pieno coordinamento tra gli operatori turistici, le varie associazioni e le istituzioni e gli altri Ministeri di materie collegate al turismo”.

Riorganizzazione Enit
Sulla tabella di marcia anche l'intenzione di riorganizzare Enit, “per attivare un volano importante per la promozione dell’Italia all’estero”.

Web Tax e tassa di soggiorno
Il Contratto di Governo prevede poi misure importanti anche in materia di fiscalità. Una di queste, anticipata già nei giorni scorsi, ha già fatto discutere. Si tratta dell’intenzione di abolire la tassa di soggiorno. Intenzione confermata nel testo finale e che dovrebbe essere coperta con rifinanziamenti a sostegno degli enti locali. L’altra misura riguarda l’introduzione di una Web Tax turistica “per – recita il documento – contrastare la concorrenza delle Ota straniere che creano danni enormi agli operatori del settore turistico e alle casse dello Stato”.  

Assunzioni e digitalizzazione
Altri piani riguardano poi l’incentivazione delle assunzioni attraverso interventi di decontribuzione, il riordino delle guide turistiche, la trasformazione degli Istituti Alberghieri Statali in college specialistici, sullo stile di Svizzera e Francia, investimenti in accessibilità, marketing e digitalizzazione.

Alitalia e Alta velocità
Infine, interessano il comparto alcuni progetti in materia di trasporti. Nei progetti del possibile Governo, ci sono infatti l’ammodernamento delle linee ferroviarie preesistenti, la ridiscussione dell’Alta Velocità Torino-Lione e in un ultimo Alitalia. “Siamo convinti – recita il testo – che questa non vada semplicemente salvata in un’ottica di mera sopravvivenza economica, bensì rilanciata, nell’ambito di un piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo”.

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