Ultimo aggiornamento alle 15:28
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La direttiva Bolkestein non si applica alle spiagge: soddisfatte le associazioni

A chiarirlo è stato lo stesso Frits Bolkestein, da cui prende il nome la direttiva sulla liberalizzazione dei servizi: le spiagge sono beni e non servizi, per cui non rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva.

Una tesi che Federturismo Confindustria, insieme ad Assobalneari Italia, ad Assomarinas e ad altre componenti della filiera sostengono da anni, e la cui conferma dallo stesso padre della direttiva non può non soddisfarli: “Siamo ovviamente contenti - commenta il presidente di Federturismo Gianfranco Battisti - che Bolkestein abbia chiarito una volta per tutte che le spiagge sono fuori dal perimetro di applicazione della direttiva servizi, in quanto beni. Noi lo ripetiamo da anni”.

"Un chiarimento da chiedere nel 2006"
E aggiunge una nota polemica: “Magari - dice - sarebbe stato opportuno già nel 2006, quando la direttiva è stata adottata, chiedere e avere questo autorevole chiarimento, piuttosto che abrogare la legge Baldini e l'art. 37, c. 2 del Codice della navigazione. Si sarebbe così evitato di mettere a rischio oltre 30mila imprese".

Il presidente di Assomarinas, Roberoto Perocchio, parla addirittura di ‘paralisi’ del turismo costiero e di quello nautico, “a causa - puntualizza - dell'incertezza normativa derivante dall'applicazione della Bolkestein o meno. In assenza di chiarezza sulla questione delle evidenze pubbliche è impensabile programmare investimenti economici di medio-lungo periodo".

A rincarare la dose è Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia: “Il patrimonio demaniale italiano - sostiene - è un asset strategico del tessuto economico del Paese, come tale dovrebbe essere tutelato e non svenduto dal Governo. I casi spagnolo e portoghese dimostrano che quando c'è la volontà politica è possibile proteggere l'interesse nazionale. Pertanto chiediamo la reintroduzione della Legge Baldini e dell'art. 37, c. 2 del codice della navigazione, dopo l'errata applicazione della Direttiva".

Federalberghi: "Vogliamo vedere i fatti"
A suggello delle vicenda il commento pragmatico di Federalberghi: “Apprezziamo la dichiarazione del padre della direttiva - afferma il presidente Bernabò Bocca -, ma prima di applaudire vogliamo vedere i fatti”.

La federazione, aggiunge il presidente, continuerà a seguire il tema senza fare sconti a nessuno, “sino a quando - conclude Bocca - non sarà messa ufficialmente la parola fine a un incubo che mette a rischio la sopravvivenza di migliaia di alberghi delle località balneari”.

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